COME CONSERVARE LE LENTICCHIE COTTE: METODI E CONSIGLI

Le lenticchie sono tra i legumi più versatili. Pensate che solo in Italia vengono coltivate decine di varietà diverse, alcune particolarmente pregiate, come la lenticchia nera di Leonforte, la lenticchia di Colfiorito, la lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP e la lenticchia “gigante”di Altamura.

Con le loro innumerevoli sfumature di colore, le lenticchie si prestano alla preparazione di piatti sfiziosi e creativi, tanto belli a vedersi quanto buoni a mangiarsi. Inoltre, le lenticchie sono una vera e propria miniera di nutrienti: contengono il 22% di proteine, sono ricche di fibre, un’ottima fonte di carboidrati a basso indice glicemico e apportano micronutrienti preziosi come calcio, ferro, zinco e magnesio.

Insomma, questo per dire che se consumate le lenticchie solo qualche volta all’anno, state perdendo l’opportunità di portare in tavola dei piatti sani, gustosi e genuini, nonché anche piuttosto economici rispetto a carne e pesce.

Uno degli ostacoli più comuni per chi non è abituato a consumare spesso i legumi è quello della cottura, che solitamente richiede parecchio tempo. Potete ricorrere alle lenticchie in scatola o alle lenticchie decorticate che cuociono in soli 20 minuti, ma non per forza dovete rinunciare all’idea di consumare anche le lenticchie secche.

Basta organizzarsi per tempo e prepararne in grandi quantità, così da poterle conservare anche per i pasti successivi. Lasciatele in ammollo per 12 ore, dopodiché cuocetele in abbondante acqua per 40 minuti (con la pentola a pressione potete dimezzare i tempi) e lasciatele raffreddare. Nel prossimo paragrafo vi spieghiamo esattamente come conservarle e quanto tempo durano.

Quanto tempo durano le lenticchie cotte?

Le lenticchie bollite possono essere conservate sia in frigorifero, sia in congelatore. Nel primo caso, vi consigliamo di riporle all’interno di un contenitore a chiusura ermetica o coprirle con della pellicola: dureranno in frigo fino a 4-5 giorni e potrete utilizzarle come preferite, in aggiunta alle insalate, per creare dei piatti unici insieme a pasta o riso integrale, oppure per realizzare un hummus o delle polpette.

Se invece volete estenderne ulteriormente la durata, dopo averle lasciate raffreddare porzionatele all’interno di sacchetti freezer (o contenitori a chiusura ermetica) e congelatele. Potrete tenerle in freezer fino a 4 mesi e scongelarle direttamente in padella o in microonde.

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